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ASSISTENZA ALLE BAMBINE VENDUTE COME SCHIAVE

Con le SUORE DI MARIA AUSILIATRICE :
Operano in Benin nella zona di Cotonou e la responsabile si chiama suor Maria Antoniatta Marchese e hanno un progetto: dare assistenza alle bambine vendute come schiave e impiegate nel mercato Dantokpa di Cotonou.
 
Situazione del paese
Il Benin è un paese molto povero, con una economia basata sull’agricoltura di sussistenza e sulla coltivazione del cotone il cui prezzo in questi ultimi anni è crollato; dal 1990 è una democrazia presidenziale e multipartitica con elezioni regolari ogni cinque anni.
Una delle maggiori piaghe del Benin è in particolare sul fenomeno dei “vidomegons” che in lingua fon vuol dire “bambini piazzati o trafficati”. Questa tradizione all’inizio aveva uno scopo di solidarietà: le bambine/i delle zone rurali ove non vi erano scuole, venivano affidate alle famiglie allargate o a degli amici che vivevano in città, la bambina/o frequentava la scuola ed era mantenuta in cambio di alcuni lavori domestici. Dagli anni ’80 questa tradizione è degenerata: le bambine/i, a volte in tenerissima età, vengono vendute/i per pochi soldi a persone che le sfruttano, spesso usano loro violenza anche sessuale, non frequentano la scuola, lavorano nei mercati o nelle piantagioni. Alcune/i vengono rivendute all’estero (Nigeria, Gabon ecc.).
 
L’opera delle missionarie
Le suore salesiane hanno costruito nel mercato, all’interno di un parcheggio frequentatissimo, una “baracca” di accoglienza ove le bambine/i possono trascorrere un po’ di tempo; infatti a seguito di una contrattazione con le padrone/i viene concessa loro qualche ora di libertà per seguire corsi di alfabetizzazione e di apprendimento professionale (parrucchiera, sartoria ecc.) ai quali partecipano con grande entusiasmo. Si svolgono anche intrattenimenti ludici (canti, danze ecc.).
Suor Maria Antonietta ha inoltre aperto un “foyer” diviso in due sezioni: una di breve permanenza in attesa del reinserimento nella famiglia di origine, l’altra di più lunga durata (due-tre anni) per i casi più problematici. Una psicologa una volta alla settimana fa incontri di gruppo e, quando necessario, anche individuali.
Il reinserimento nelle famiglie di origine, generalmente ben riuscito, a volte può risultare complicato perché le bambine/i non ricordano il villaggio ove abitavano né il proprio cognome. Nei casi di assoluta impossibilità di rintracciare i parenti o quando vi è il rischio di una nuova vendita, le bambine/i vengono affidate a famiglie di qualsiasi religione, ma non poligame, scelte dopo un’approfondita indagine sui valori morali con particolare attenzione alle figure maschili.
 
Progetto 2011

Formazione agricola di 20 ragazze a gruppi di dieci per volta da giugno a novembre 2010 nella nostra fattoria la Valponasca 
Richiesto dal gruppo: Volontari di Rivalta (To) per i ragazzi.

Costi preventivati:
Coordinatore della fattoria per 6 mesi               € 2000 
Salario formatori (in numero di 3 per 6 mesi ) € 3000 
Alimentazione per le 20 ragazze per 6 mesi    € 2800 
Sanità                                                                         € 300 
Viaggi e comunicazioni                                          € 200 
Materiale per la fattoria                                           € 800 
Gasolio per il gruppo elettrogeno                        € 400 
                                                                                   ---------
                                                                                 € 9500 

Per suor Maria Antonietta é tanto importante la formazione agricola per prevenire il traffico delle minori.

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